Candidato ideale vs Candidato reale

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27 agosto 2022

 

Cercare il candidato perfetto non è semplice, vediamo insieme perché.

All’inizio di ogni processo di ricerca e selezione del personale, il recruiter costruisce la job description, servendosi delle informazioni che l’azienda cliente gli ha fornito e che normalmente riguardano le mansioni da svolgere, le hard e le soft skills e, in generale, tutti i requisiti che il candidato dovrebbe possedere.

Dopodiché, il recruiter delinea la profilazione del candidato ideale, basandosi sulla attrattività del ruolo rispetto al mercato del lavoro e le caratteristiche ideali che la persona dovrebbe possedere. In questo caso, oltre ai requisiti richiesti, vengono presi in considerazione altri elementi, come la carriera, la distanza dal posto di lavoro, gli orari in funzione di eventuali attività extralavorative, ecc…

Quando si arriva poi alla valutazione dei candidati attraverso i colloqui per formare la “rosa di candidature”, il recruiter deve saper valutare il potenziale delle persone e tutti quegli aspetti, positivi e negativi, che possono avvicinare o allontanare il potenziale candidato da quello ideale. 
Infatti, il recruiter deve saper intercettare il reale potenziale della persona nel modo più oggettivo possibile, esaminando attentamente eventuali punti negativi assieme al cliente e capire se possono costituire un reale “problema” o se, invece, possono essere accettati.

VERRANNO MESSI SULLA BILANCIA PREGI E DIFETTI?

Non esattamente. Per esempio: una distanza di oltre 40 km dal posto di lavoro può essere un elemento da mettere sul piatto delle negatività?
Dipende: se parliamo di un ruolo medio basso la risposta è sì, ma se stiamo selezionando un Sales Director, la distanza non costituisce nemmeno un elemento di valutazione.
Naturalmente, più le candidature proposte si avvicineranno a quella ideale, maggiori saranno le possibilità di un valido e duraturo inserimento della risorsa in azienda.

MA QUINDI, QUANDO UNA CANDIDATURA, ANCHE SE IDONEA, NON VA PROPOSTA?

Questo accade quando ci sono elementi che potrebbero rappresentare un “ostacolo”, come una distanza eccessiva dal posto di lavoro, un desiderio di crescita professionale che l’azienda non potrebbe soddisfare, o una “fuga” dal posto di lavoro che porta il candidato ad accettare un’offerta non per interesse, ma per il bisogno di “scappare” dal suo attuale impiego.

Naturalmente, i motivi che allontanano una candidatura reale da quella ideale sono svariati e vanno sempre analizzati con la massima serietà per tutelare sia l’azienda cliente che il candidato.
Per questo, la scelta di rivolgersi a una Società di Ricerca e Selezione, come Studio Mantini, permette alle aziende di affidarsi all’esperienza di recruiter che si occuperanno della ricerca e selezione del candidato migliore per quel ruolo.


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